Arti performative

Un caleidoscopio unico di esperienze

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Valore economico 2015

Occupati 2015

Variazione valore diretto

2014-2015

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Variazione occupati

2014-2015

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Una vista olistica della filiera creativa delle Arti Performative

Il settore delle Arti Performative è caratterizzato da una pluralità di artisti ed attività con caratteristiche spesso molto differenti tra loro, dalla cui azione sinergica ha origine l’arte performativa. Volendo rappresentare con un alto livello di astrazione le principali fasi che, secondo una logica temporale, si susseguono nella filiera delle Arti Performative, si propone la seguente figura.

Grafico arti performative

Data la grande varietà di forme espressive, occorre precisare sono rappresentate le fasi principali: a seconda della tipologia di attività considerata, alcune potrebbero non essere presenti o essere rappresentate in maniera lievemente diversa. A titolo esemplificativo, potremmo rappresentare la fase di edizione per le attività teatrali, di prosa o di lirica, ma non per le attività circensi.

Le testimonianze

Hanno detto

Si deve cominciare dalle scuole, si deve smettere di dividere in campi separati la cultura, [di dire] che l’imprenditore è il manager di un’azienda di bulloni e non chi tiene avanti un teatro, un museo o qualsiasi attività che richiede questo allenamento. Non credo che cambierà e sapete perché non cambierà… perché noi andiamo avanti lo stesso a farlo. Gli artisti veri hanno una tale necessità di fare quello che fanno che non aspettano di essere riconosciuti o chiamati. Però ci si stanca molto e forse un po’ meno stanchezza permetterebbe di produrre meglio e di più.

Andrée Ruth Shammah

L’opera e il teatro musicale è quella forma artistica che oggi riesce ad entrare in empatia con il nostro presente. È una percezione molteplice di due diverse velocità, quella dell’orecchio e quella dell’occhio, due organi in dialogo tra loro che caratterizzano un linguaggio che dopo 500 anni ancora riesce a raccontarci delle fantastiche storie.

Giorgio Battistelli

Chi ha una passione creativa ha necessariamente bisogno di confrontarsi e di condividere le esperienze di altri, studiare quelle passate e sperimentarne di nuove. Tutto questo, tradotto in un’altra parola, si chiama cultura. E la cultura (lo sa ormai anche chi non ne possiede) crea sempre ricchezza. Spirituale, sociale, ma anche materiale.

Luciano Cannito